Il percorso completo del Cammino di Santu Jacu copre circa 1600 km, di cui 470 km tra Cagliari e Porto Torres; 240 km tra Bolotana e Oristano (braccio laterale occidentale); 300 km tra Ozieri e Olbia (braccio laterale orientale); 340 km da Cagliari per il Sulcis fino alle isole di san Pietro e sant’Antioco (cammino del sud-ovest), a cui si sta aggiungendo il nuovo percorso tra Olbia e Porto Torres in alta Gallura di 240km e la variante Campidanese a Serrenti.
Il cammino fa parte di una realtà più ampia grazie al riconoscimento all’interno dei cammini di Santiago in Europa. Esso, anche attraverso la collaborazione con le associazioni jacobee nel mondo, assume sempre più una dimensione internazionale. Nell’isola i suoi sentieri toccano quasi tutti i Comuni in cui esistono chiese o rovine di Santu Jacu e attraversano siti preistorici e archeologici, bellezze naturali, foreste e parchi naturali, aree vulcaniche, zone minerarie, le città e borghi sperduti nel cuore della Sardegna. Il percorso quindi unisce città, campagne, lingue, dialetti, usi e costumi diversi che coesistono sull’isola.
Il cammino, con la stipula del protocollo del 20/03/2023 ha visto la formalizzazione del riconoscimento della sua importanza come itinerario spirituale che valorizza il patrimonio identitario, storico e culturale dell’Isola, itinerario di riscoperta delle vie cristiane percorse dai pellegrini e valida proposta strategica e strutturata della ‘Destinazione Sardegna’.
Il protocollo ha ad oggetto l’attivazione e la successiva gestione del percorso spirituale, storico, culturale, ambientale e religioso di Santu Jacu ed è stato sottoscritto dall’Assessorato regionale del Turismo, dalla Conferenza episcopale sarda, dai Comuni di Mandas (capofila) e dai Comuni di Ardara, Aritzo, Assemini, Belvì, Bitti, Bolotana, Bonorva, Cagliari, Capoterra, Codrongianos, Dolianova, Gergei, Goni, Irgoli, Isili, Ittireddu, Laconi, Loculi, Lula, Meana Sardo, Monserrato, Mores, Narcao, Neoneli, Noragugume, Nugheddu Santa Vittoria, Nurallao, Nuxis, Onifai, Orosei, Osilo, Osidda, Ozieri, Pattada, Perdaxius, Porto Torres, San Nicolò Gerrei, Sant’Andrea Frius, Sedilo, Selargius, Sennori, Serri, Settimo, Siliqua, Silius, Sinnai, Siurgus Donigala, Soleminis, Sorgono, Sorso, Tonara e dalla Municipalità di Pirri.
Il Cammino di Santu Jacu si snoda in territori per lo più dell’entroterra, piccoli comuni e borghi, ricchi di ambienti ed ecosistemi che conservano paesaggi e risorse naturali ancora intatti i cui centri abitati conservano caratteristiche antropologiche che rappresentano punti di forza per incentivare lo slow tourism: hanno una dimensione che facilita le relazioni sociali, è presente un’alta valenza naturalistica, è ben definita un’offerta culturale, i luoghi storici, religiosi richiamano flussi di turismo religioso e culturale, le comunità si esprimono con un bagaglio identitario ben definito, fatto di usi, tradizioni, abitudini. Questi elementi, unitamente alle finalità del progetto di attivazione e gestione del cammino, contribuiscono a delineare un territorio in grado di offrire un contesto ideale per lo sviluppo di un’offerta turistica integrata che accolga itinerari e cammini spirituali e di fede in grado di attrarre target di visitatori rientranti nel settore del turismo religioso e lento.